Ampolla di San Gennaro in Bronzo

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Riproduzione  delle antichissime ampolle contenenti il presunto sangue del santo San Gennaro  Patrono della città di Napoli .

Queste ampolle vengono esposte alla venerazione dei fedeli tre volte l’anno:  giorni cari alla pietà partenopea in quanto in essi si può assistere al fenomeno della liquefazione, attestata per la prima volta nel 1389 come fatto già noto e considerato dalla pietà popolare un miracolo.

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Descrizione

Realizzazione in bronzo grezzo e argento 925.

Il patrono principale di Napoli, si trova  duomo dove sono custodite  le sue ossa e due antichissime ampolle contenenti il sangue del santo.

Per tre volte all’anno, l’ampolla viene esposta alla presenza dell’Arcivescovo di Napoli mostrata al popolo; in due delle tre date è presente anche l’Arcivescovo di Napoli.

Le date ricordano tre momenti della storia che legano le reliquie al popolo partenopeo.

Durante gli  “anniversari” che avviene il “Prodigio” o “Miracolo” della liquefazione del sangue di San Gennaro.

Pochi sanno che Ianuario era il vero nome di S.Gennaro. 

Qundi Gennaro (trasformazione napoletana di Ianuario) non era il suo nome, bensì il cognome.

Fonti non ufficiali affermano che il suo nome fu Procolo

La liquefazione del suo sangue è famosa non solo a Napoli, ma in tutto il mondo. Si tratta di San Gennaro, il patrono napoletano che viene festeggiato nel capoluogo campano ogni 19 settembre. Questa data coincide con il verificarsi del prodigio, ma il sangue del martire non si scoglie solo in questa giornata. Il fenomeno si ripete infatti altre due volte nel corso di ogni anno: il sabato che precede la prima domenica di maggio e il 16 dicembreEcco tutto quello che c’è da sapere sulla storia di una delle figure partenopee più conosciuteIl miracolo di San Gennaro è a mio avviso una delle forme in cui la religione e la superstizione si fondono.Storicamente, la prima notizia documentata dell’ampolla contenente la presunta reliquia del sangue di San Gennaro risale soltanto al 1389.