Scapolare Napoletano

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Scapolare Napoletano La madonna dell’Arco avanti , per spianarci la strada e San Gennaro dietro per proteggerci le spalle. Nel retro delle targhette  c’ è un incisione di buon auspicio napoletano: “ A‘ MADONNA T’ACCUMPAGNA”. Nel retro dell’altra targhetta “ FALLO STU’ MIRACULO “  rivolto al santo .

Disponibile in  argento 925 o in bronzo. Lunghezza rosario  cm 84 cm disponibile su ordinazione anche piu corta .

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Descrizione

 

Scapolare napoletano è un pendente sacro in argento 925 o in bronzo  minimale raffigurante il santo patrono della città.

Lo scapolare napoletano realizzato in bronzo grezzo grandezza 5 cm x 2 cm circa pendente argento 925.

Il patrono principale di Napoli, nel cui duomo sono  le sue ossa e due antichissime ampolle contenenti il sangue del santo.

Lo scapolare napoletano è un pendente sacro di  bronzo È il patrono principale di Napoli, nel cui duomo sono custodite le sue ossa e due antichissime ampolle contenenti il sangue del santo.

La liquefazione del suo sangue è famosa non solo a Napoli, ma in tutto il mondo. Si tratta di San Gennaro, il patrono napoletano che viene festeggiato nel capoluogo  

campano ogni 19 settembre. Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla storia di una delle figure partenopee più conosciute>. Il miracolo di San Gennaro è a mio

avviso una delle forme in cui la religione e la superstizione si fondono. Storicamente, la prima notizia documentata dell’ampolla contenente la presunta reliquia del

sangue di San Gennaro risale soltanto al 1389. Ecco il motivo per cui lo scapolare napoletano è un pendente sacro double face.

Per tre volte all’anno l’ampolla viene esposta alla presenza dell’Arcivescovo di Napoli mostrata al popolo; in due delle tre date è presente anche l’Arcivescovo di

Napoli.

Le date ricordano tre momenti della storia che legano le reliquie al popolo partenopeo.

Durante gli  “anniversari” che avviene il “Prodigio” o “Miracolo” della liquefazione del sangue di San Gennaro.

Pochi sanno che Ianuario era il vero nome di S.Gennaro. 

Quindi Gennaro (trasformazione napoletana di Ianuario) non era il suo nome, bensì il cognome.