Pendente Teschio Alato in Bronzo

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Il popolo napoletano ha sempre avuto una speciale devozione verso le anime purganti che considera speciali intermediatrici per ottenere le grazie. .

Materiale: bronzo giallo 
Gli anelli in bronzo sono sempre foderati in argento 925 per ridurre la normale ossidazione del metallo.

Acquistando il monile contribuisci all’organizzazione dei laboratori destinati ai ragazzi del quartiere. Grazie al complesso Museale di  Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco.

 

Provvederemo a spedire gli articoli entro 15 giorni dopo aver mandato la mail di conferma.

Descrizione

Il Culto delle Anime Purganti di Napoli          CLICCA QUI PER IL VIDEO 
Acquistando il monile contribuisci all’organizzazione dei laboratori destinati ai ragazzi del quartiere.

Collezione nata in collaborazione con il Complesso Museale Santa Maria delle anime del Purgatorio.

Si vuole attraverso i nostri manufatti raccontare la storia che lega il popolo napoletano al culto del vita dopo la morte .  

Il popolo napoletano ha avuto una speciale devozione verso le anime purganti che considerava speciali inter mediatrici per ottenere delle grazie. 

I teschi grazie alle preghiere dei fedeli passano dal Purgatorio al paradiso .

Nell’ipogeo della Chiesa del Purgatorio ad Arco, vive ancora adesso il culto spontaneo e popolare verso le “Anime Pezzentelle”.

I napoletani adotta un teschio che gli è comparso in sogno, prega per lui e chiede in cambio le “Grazie”.

La chiesa fu eretta nel 1616 su un progetto di Giovanni Cola di Franco e di Giovan Giacomo Di Conforto su commissione di diverse famiglie nobili napoletane. L’obiettivo era  di realizzare un luogo di sepoltura per le persone povere della città, senza famiglia e senza casa.Nel cuore del centro antico di Napoli, lungo via dei Tribunali, si trova la chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, nota al popolo partenopeo come la chiesa “de’ ’e cape ’e morte”. Varcandone la soglia comincia un vero e proprio viaggio nella cultura napoletana tra arte, fede, vita, morte. Dalla piccola e bellissima chiesa del ‘600, che custodisce i preziosi marmi e il Teschio alato di Dionisio Lazzari, insieme a capolavori di Massimo Stanzione, Luca Giordano e Andrea Vaccaro, si scende nell’antico e grandioso ipogeo che ospita ancora oggi l’affascinante culto rivolto a resti umani anonimi che diventano speciali intermediari per invocazioni, preghiere, richieste di intercessioni. Un piccolo museo allestito negli spazi dell’elegante sagrestia completa l’itinerario.